ADVENTURE BIKE:
un confronto in famiglia

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ADVENTURE BIKE:
un confronto in famiglia

Alcuni le chiamano Gravel 29″, altri Monstercross o adventure bike, altri ancora bikepacking bike, poi c’è chi le definisce gravel/MTB … E infine ci siamo noi di State of Bike, che non totalmente soddisfatti dal florilegio di definizioni di questi mezzi a due ruote tutti da capire e da delineare, ci siamo lanciati a bomba in questa categoria (che per il touring off-road è quella che prediligiamo), e volendo aggiungere del pepe alla discussione ci siamo ispirati ai matti di Salsa Cycles e le abbiamo chiamate Off-Road Touring Drop Bar.

Off-Road Touring Drop Bar o Adventure Bike

 Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme. E per capire al meglio questo mondo, vediamo chi secondo noi ne fa parte con nomi e cognomi!

In questa poliedrica categoria abbiamo inserito cinque mezzi che trovi anche qui nel nostro negozio di bici da viaggio a Brescia:

Quindi, per dirla più semplice, tutte bici in acciaio per viaggiare e percorrere lunghe distanze in fuoristrada, dotate tutte di manubrio drop. Ecco a voi le Off road Bike.

Sì, sarebbe tanto bello chiuderla qui e andarsi a bere un caffè, che è mattina e fa già caldo. E invece a noi piace scavare a fondo e vedere quante differenze ci siano tra queste bici che all’apparenza, essendo state piazzate in questa categoria, appaiono simili.

Peculiarità delle Adventure Bike

Non contenti, vedremo anche le affinità che definiscono i mezzi appartenenti a questa categoria.

Iniziamo proprio da queste, facendolo quasi in un elenco a punti.

Acciaio prima di tutto

Partiamo dalla più ovvia e cioè che le adventure bike son tutte bici in acciaio. Regola aurea: steel is real. E non solo per la funzione di queste bici, il materiale è fondamentale per garantire sicurezza su lunghe distanze, senza pensieri, nemmeno quelli rivolti al peso. Se mai ti succedesse qualcosa al telaio, con una saldatura fatta sulle Ande o nel Sud-Est Asiatico oppure dal meccanico più sganasciato dell’Arkansas, potrai procedere nella tua avventura. A questo serve l’acciaio: garanzia di resistenza, problemi risolvibili ovunque, al costo di pesare più di alluminio, carbonio o titanio.

Manubrio Drop

Restiamo sempre nel campo dell’ovvietà e vediamo un’altra caratteristica di questi mezzi, caratteristica sempre presente nella loro definizione, Drop Bar. Tutti questi mezzi sono – volendo ancora una volta citare il buon M. Bertolotto e come inizialmente veniva chiamata la Fargo – degli sgorbi con le orecchie a sventola, rinunciando al più classico flat bar tipico delle MTB e al troppo performante e scomodo drop bar drittone delle bici da corsa. Le bike adventure adottano manubri drop ben diversi dalle road bike, per garantire prese solide e comode sia sulle lunghe distanze che sullo sterrato tecnico, in salita e in discesa. I manubri più diffusi in uso in questi modelli sono il Salsa Woodchipper, il Bombtrack Beyond Handlebar, il Surly Corner Bar, il Kona Road o il Redshift Kitchen Sink Bar, tutti accomunati dal flare piuttosto pronunciato, che porterebbe a definirli tutti come manubri gravel.

Estetica delle bike adventure

Ultimo e rapido accenno piuttosto ovvio, sempre prendendo spunto dalla definizione della categoria, l’aspetto di queste adventure bike. La funzione principale di queste bici è di portarci fuori strada e darci comfort per lunghe percorrenze, con passaggio ruota generoso mantenendo una buona capacità di ammortizzare e una discreta facilità di pedalata in salita. 

Entriamo nel vivo del confronto e vediamo l’altro aspetto fondamentale per il comfort della pedalata e cioè la geometria di questi mezzi, che possiamo riassumere in alcuni indicatori presenti qui sotto per i più nerd. Come vedrete dai numeri, nonostante queste bici siano molto simili tra loro e appartengano tutte alla categoria Off road bike, ci sono differenze sostanziali in almeno tre elementi caratterizzanti, cioè il rapporto stack/reach, l’angolo della forcella e la lunghezza dei carri posteriori, che le rendono più adatte a un modo di viaggiare piuttosto che un altro.

Primo fra tutti è l’equazione base x altezza, il rapporto stack/reach della bici (non me ne vogliano i nostalgici della purezza della lingua italiana, qui si parla coi termini originali e più diffusi inglesi e non con strampalate traduzioni italianizzate). In parole povere parliamo delle fondamenta di una geometria: questi due valori sono rispettivamente la distanza verticale tra il movimento centrale e la parte superiore del tubo sterzo mentre il secondo la distanza orizzontale tra il movimento centrale e la parte superiore del tubo sterzo.

Stack (telaio M, in ordine di altezza dalla più bassa alla più alta, espresso in mm):

  • Beyond 1 (604)
  • Sutra LTD (609) 
  • Ghost Grappler (623)
  • Westlander (633)
  • Fargo (643)

Lo stack fornisce un’indicazione di quanto sia alto o verticale un telaio: una bici con uno stack più alto ti permetterà di sederti con una postura più eretta. Una bici con uno stack più basso ti manterrà in una posizione inclinata in avanti. Mettendo a confronto 5 telai taglia M, la prima delle due caratteristiche – il comfort di guida in posizione più eretta – è palese in Fargo e Westlander.

Mentre le più scattanti e aggressive risultano Beyond 1 e Sutra LTD. Ghost Grappler resta in posizione mediana, anche se vedremo una caratteristica fondamentale che la avvicina più a queste ultime. Serve specificare che lo stack può essere determinato in fase di montaggio se partiamo dal telaio nel momento del taglio della forcella. Per le bici di produzione di serie invece corrisponde a quello riportato nelle tabelle.

Reach (telaio M, in ordine di lunghezza dalla più corta alla più lunga, espresso in mm):

  • Westlander (365)
  • Fargo (368) 
  • Beyond 1 (379)
  • Sutra LTD (395) 
  • Ghost Grappler (420)

Il reach fornisce un’indicazione della lunghezza della tua bici. Un mezzo con un reach più alto ti allungherà in avanti sulla bici, mentre una bici con un reach più corto manterrà il tuo peso più indietro. 

Quindi, Westlander e Fargo (sempre molto vicine nei valori), insieme a Beyond 1 sono piuttosto corte, Ghost Grappler è infinita e Sutra è mediana.

La conseguente ratio, cioè il rapporto, tra i due valori, indica quanto verticale sia il tuo mezzo dove a un rapporto più elevato si traduce una posizione più confortevole in sella. Ecco di seguito le nostre bici:

Stack/Reach Ratio (telaio M, in ordine di rapporto dal più basso al più alto):

  • Ghost Grappler (1.48)
  • Sutra LTD (1.54) 
  • Beyond 1 (1.59)
  • Westlander (1.73)
  • Fargo (1.75) 

Ne consegue che Fargo e Westlander, come abbiamo intuito dai valori singoli, sono le più rilassate e offrono una posizione più comoda, mentre le altre sono un po’ più reattive e scattanti.

Tubo sterzo e carro posteriore

Dopo aver approcciato le nostre adventure bike dal punto di vista delle loro due misure principali, muoviamoci verso un altro dato importantissimo. L’angolo di sterzata o angolo del tubo sterzo (Headtube Angle), che è l’angolo del tubo sterzo rispetto al suolo. Un angolo acuto del tubo sterzo offre una sterzata rapida e reattiva, ma rende meno stabile il mezzo alle alte velocità. Per capire il dato, le MTB da downhill iniziano a ~62°, dove un angolo così fornisce una maggiore stabilità alla velocità. Esso può risultare floscio e non reattivo a basse velocità (non eccezionale per un single track tecnico). Le bici da strada sono all’opposto inverso, con angoli fino a ~74, dove la ruota anteriore risulta più vicina al ciclista.

Ciò fornisce uno sterzo rapido e reattivo, ma può sembrare instabile e nervoso alle alte velocità, in particolare su terreni accidentati.
Le nostre bici in esame in genere si trovano nel mezzo, intorno ai 67-70°. Queste bici hanno quindi angoli che ci permettono di scalare efficacemente terreni più tecnici a basse velocità e affrontare in maniera congrua le discese. Attenzione: questo dato da solo dice poco e non dobbiamo prenderlo come legge universale, perché ci sono altri elementi (diametro e spessore della ruota e Rake in particolare) da tenere in considerazione.

In ogni caso, ecco elencate le nostre cinque bici ed è qui che notiamo l’appartenenza a una categoria unica,  dove solo la Bombtrack Beyond 1 sembra voglia distaccarsi dal gruppo avvicinandosi a una road bike.

Head Tube Angle (telaio M, in ordine dal minore al maggiore, espresso in gradi) 

  • Westlander (69°)
  • Fargo (69°) 
  • Ghost Grappler (69.5°)
  • Sutra LTD (69.5°) 
  • Beyond 1 (71°)

Arriviamo poi a un elemento molto interessante che, quando abbiamo iniziato a prendere in considerazione, credevamo troppo piatto da diventare caratterizzante.

Provando e testando queste bici ci ha sorpreso notare che la differenza di un solo centimetro potesse influire cosi tanto. Pensavamo che il carro posteriore (Chainstay Lenght) delle nostre amate bici adventure fosse uguale in tutti i modelli e cioè di 44 cm. E invece no. Ci basterà sapere che un carro più corto rende la bici più aggressiva, scattante, più simile a una MTB, adatta a un bikepacking nervoso e scattante, mentre un carro allungato la trasforma in una bici da touring con più stabilità, anche a pieno carico, oltre a permettere di montare coperture più generose come nel caso della Salsa Fargo (fino a 3″).

Chainstay Lenght (telaio M, in ordine dal più corto al più lungo, espresso in cm) 

  • Westlander (44-45,5 – 1,5 escursione con Siderod)
  • Fargo (44,5-46,2 – 1,7 escursione con Alternator) 
  • Ghost Grappler (42,5) 
  • Sutra LTD (44,5) 
  • Beyond 1 (XS e S: 42,5 – M, L e XL: 45,5)

Quindi, riassumiamo

Per gli scettici che ancora le credono uguali e “una vale l’altra”, queste Off-road Touring Drop Bar o adventure bike, nonostante facciano parte della stessa categoria di bici votate all’avventura fuoristrada, sono molto diverse tra loro. Prendiamo ad esempio i due estremi, Salsa Fargo e Kona Sutra LTD oppure Bombtrack Beyond 1: tra rapporto stack/reach, rapportatura, coperture e angolo della forcella, abbiamo di fronte due mondi completamente diversi. Sutra LTD, venduta di serie con il telescopico e lo stem ultracorto come le MTB, Fargo o Westlander che hanno la capacità di modificare la lunghezza del carro (con i forcellini Alternator o Siderod).

Insomma, per poter scegliere la propria Adventure Bike, dobbiamo aver ben presente cosa vogliamo fare, che terreni vorremo affrontare, che tipo di viaggio, quanto carico, che livello di tecnicità avranno le strade o i single track…

E noi non possiamo che aspettarti in negozio, per saperti consigliare la soluzione migliore per le tue prossime avventure, con possibilità di personalizzare il tuo mezzo. Possiamo modificare trasmissione, stack e accessori avendo, a parità di componenti, la tua nuova bici come l’hai sempre sognata!

Guarda tutte le bici della categoria Offroad Touring Drop Bar

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